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Ristorante vietnamita nel centro di Milano, che frequento fin da quando ero studente nei primi anni 2000.
L'ambiente è piacevole: belli gli arredi originali in legno massiccio, il rosso regna sovrano, delizioso il giardino d'inverno.
La cucina vietnamita è speziata e profumata, ma più delicata di altre cucine dell'Asia. Zenzero, curcuma e anice stellato sono molto presenti, e se piacciono non deluderanno. I piatti sono preparati con cura.
Il servizio è amichevole. La scelta dei vini appropriata.
I dolci non mi hanno mai entusiasmato, ma non è il genere di cibo che cerco da queste parti.
Piatto consigliato:
Buncha maiale, le diverse varianti di pho.
Dove:
Via A. Pestalozza 7, 20131 MilanoPrezzo: €35/45
Voto: 7/10
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A Milano i buoni ristoranti di pesce non mancano, ma gli Orti sono uno dei miei preferiti, anche perché trovo che il rapporto qualità-prezzo sia decisamente positivo (e non lesinano sulle porzioni).
I piatti sono gustosi, la presentazione piacevole. La qualità del pesce è molto buona (lo si vede dal pescato del giorno e dalla catalana).
Il locale è carino, il servizio cordiale.
Carta dei vini ok, senza strafare.
Piatto consigliato:
Fiore di zucca in tempura con baccalà mantecato, tagliolini con triglia croccante.Dove:
Via Orti 10, 20122 Milano (MI)Prezzo: €40/60 (business lunch interessante)
Voto: 7.5+/10
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Milano offre diverse pizzerie di buona qualità, checché ne dicano i diversi campanilismi. Tra queste, a mio avviso, Coke è una delle migliori.
Caratteristica di Coke è la pizza sottilissima, dalla crosta croccante, e dalle farciture di ottima qualità. Il servizio è veloce e cordiale.
È necessario prenotare o la coda è inevitabile.
Piatto consigliato: Pizza con le melanzane.
Dove:
Via Pavia10, 20136 Milano (MI)Prezzo: €10/20
Voto: 7/10
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Locale non troppo grande ma ben curato, in una bella zona di Milano (almeno a mio gusto). Servizio preciso e professionale, mais ça va sans dire.
Lo chef è Yoji Tokuyoshi, di origine giapponese, ma di altissima formazione italiana (è stato il secondo di Massimo Bottura). Le sue creazioni sono opere d'arte dall'estetica perfetta: tutto è curato nel minimo dettaglio, a partire dalle ceramiche bellissime. Un vero piacere per gli occhi.
Ma parliamo di quello che conta davvero: il cibo. I sapori sono netti, gli abbinamenti a volte audaci (ma sempre azzeccati), gli intingoli ridotti all'osso. Ogni portata è opulente nel suo essere minimale. Carne e pesce si offrono in egual misura. Davvero un ristorante che merita di essere visitato e goduto.
Carta dei vini più che buona, degna compagna dell'ottimo cibo.
Piatto consigliato: fidatevi del menù Omakase, lasciate fare allo chef (e godetevela).
Dove:
Via San Calocero 3, 20123 MilanoPrezzo: €90/150
Voto: 8.5+/10
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Andrea Aprea, lo chef di VUN, è un artista, un virtuoso che combina ricette tradizionali e cucina molecolare.
Ho conosciuto il ristorante quando era ancora una stella Michelin, chiedendomi perché non ne avesse due. Ecco, ora ne ha due, e se le merita tutte.
La cucina guarda alle radici napoletane dello chef, ma si apre a innovazioni che lasciano decisamente a bocca aperta.
La carta dei vini è buona, come ci si aspetterebbe da un posto simile.
L'ambiente è piacevole, ma niente di eccezionale.
Piatto consigliato: Caprese… (un capolavoro, in tutti i sensi).
Dove:
Via Silvio Pellico, 3, 20121 Milano (MI)Prezzo: €130/190
Voto: 9/10