The Logic of Risk
 <i>Edamus, bibamus, </i><i> gaudeamus! </i>
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  • © 2024 Pasquale Cirillo 0

Edamus, bibamus, gaudeamus!

Pax

Restaurant Concours

Il Concours è un ristorante che mi ha conquistato già con gli amuse-bouche, che subito hanno mostrato la qualità della cucina.
Il locale è carino, luminoso, ma non dissimile da tanti posti alla moda in Olanda. Quella che merita è la qualità del cibo.
I piatti sono eseguiti con maestria, i sapori sono ricchi e si combinano in modo eccellente. Ho molto apprezzato l'uso di spezie inusuali, come quelle di tradizione berbera, per arricchire piatti altrimenti familiari.
Il bilanciamento tra carne, pesce e verdure è stato studiato con cura.
Non c'è la possibilità di ordinare alla carta, ma solo di scegliere tra tre menù a sorpresa, da quattro a sei portate.
I menù possono sembrare cari, ma il rapporto qualità prezzo è decisamente favorevole.
Carta dei vini di buon livello, e molto piacevoli le proposte al calice.
Il servizio è giovane e cordiale.
Il Concours è un posticino da tenere d'occhio.

Piatto consigliato: il menù è a sorpresa (ovviamente tiene conto delle eventuali allergie).

PS: Dall'altro lato della strada, il Café Concours offre un assaggio del ristorante a minor prezzo.

Dove: Biltstraat 20, 3572BB Utrecht
Prezzo: €70-90 (a pranzo i prezzi scendono, con menù da due a quattro portate)
Voto: 8/10

Wein & Sein

Siamo nel centro storico di Berna, vicinissimo al Münster (la cattedrale).
Il ristorante si trova in una delle vecchie cantine sotto il livello della strada, molto comuni in questa parte della città. Il decoro è minimale ma piacevole, bellissime le volte in pietra.
Dopo il Covid, il ristorante ha vissuto una completa rivoluzione in cucina e in sala, cambiando gestione.
Già prima, nelle mani di Simon Sommer, era molto buono, ma ora ha fatto un salto in alto.
Oggi lo chef del Wein & Sein è Pascal Melliger (1 stella Michelin), mentre la sommelière è Daniela Jaun. I due formano una coppia anche nella vita privata.
Il livello della cucina - ça va sans dire - è ottimo. Sapori decisi e precisi, presentazione di classe.
Si possono scegliere 4, 5 o 6 portate da un menù che cambia spesso (in media settimanalmente), secondo le disponibilità di mercato e il periodo.
In generale i piatti rispondono al gusto svizzero (quindi con preferenza per le carni), con qualche concessione internazionale (Francia, Italia).
Carta dei vini molto buona. Piacevoli e interessanti le descrizioni della sommelière.
Servizio puntuale.
Animali ben accetti.

Piatto consigliato: Black Angus, tomato, burrata.

Dove: Münstergasse 50, 3011 Berna
Prezzo: CHF138/169
Voto: 9-/10

Villa Crespi

Temo che nelle prossime righe il numero di superlativi sarà considerevole, ma è difficile evitarli.
Parto dalla opulente e bellissima Villa Crespi, dimora storica di fine Ottocento in stile moresco, opera dell'architetto Angelo Colla, su commissione di Cristoforo Benigno Crespi, grande amante della cultura siriana e mediorientale.
La villa sorge sul meraviglioso Lago d'Orta, all'inizio della piccola penisola che ospita il suggestivo borgo di Orta San Giulio. Nel 1999 è stata acquistata dai coniugi Cannavacciuolo, che l'hanno salvata dal degrado in cui era stata abbandonata per anni. Oggi la villa ospita un hotel cinque stelle del circuito Relais & Châteaux, ed è inutile che mi soffermi a descrivere la grande qualità dell'accoglienza offerta, o la bellezza del parco sul lago. Passiamo al ristorante omonimo, che la villa ospita.
Quasi superfluo dire che qui siamo al top. Villa Crespi è infatti il ristorante principale dello Chef Antonino Cannavacciuolo, tre stelle Michelin.
Si può andare alla carta o scegliere uno dei due menù. Per la mia prima visita, con la certezza che ne seguiranno altre, ho deciso di provare il menù "Mettici l'anima", su otto portate più vari amuse-bouche e piccoli vizi, contenente alcuni dei piatti più caratteristici e signature di Cannavacciuolo.
Ogni piatto è una piccola opera d'arte, nell'estetica e nella sostanza. La qualità della materia prima è eccellente. Incredibile come ogni singolo ingrediente venga valorizzato al meglio, che si tratti dell'ostrica più pregiata o della pelle dell'anguilla resa croccante. Il quinto quarto, piatto povero per definizione, viene sublimato in qualcosa di semplicemente fantastico.
Nel rispetto delle proprie radici campane, che esplodono nel "Buon Viaggio" o nella piccola pasticceria finale, Cannavacciuolo ha preso piatti della tradizione piemontese e li ha reinventati con grande maestria. Un esempio degno di nota sono le rane alla nocciola con chantilly all'aglio, cui ha aggiunto un "panzerotto" con ragù di rana, creando un piatto che parla di lago, di risaie nella nebbia, di verde campagna, ma anche di Golfo di Napoli.
Il servizio è perfetto: presente, attento, mai invadente. Camerieri e sommelier si alternano con eleganza e precisione estreme, rendendo la cena speciale, e facendo letteralmente volare il tempo, nonostante si stia seduti per quasi tre ore di show.
La carta dei vini è smisurata, e non potrebbe essere altrimenti. La selezione di calici da parte dei sommelier, in perfetto abbinamento con le diverse portate, mi ha permesso di scoprire alcune chicche che entreranno prontamente nella mia piccola cantina.
Animali non solo ben accetti, ma viziati.

Piatto consigliato: Potrei dire tutto, ma farò finta di scegliere, consigliando le tagliatelle di fagioli, cozze e cotiche, e l'anguilla agrumi e zenzero (un piccolo capolavoro).

Nota aggiuntiva: Nonostante lo Chef Cannavacciuolo sia ormai una figura pubblica televisiva, la sua presenta costante nel ristorante è segno di grandissimo rispetto per la propria professione e la clientela. Bravo!

Seconda nota aggiuntiva: Ho apprezzato molto la piccola torta extra e personalizzata che la cucina mi ha regalato, una volta saputo che la mia visita coincideva con un evento da festeggiare.

Dove: Via Giuseppe Fava 18, 28016 Orta San Giulio (NO)
Prezzo: €190/300
Voto: 9.5/10

Andrea Aprea (Ristorante)

Quando lessi che VUN, il ristorante dello Chef Andrea Aprea (due stelle Michelin all'epoca), chiudeva, fu un colpo al cuore.
VUN era (e resta nella memoria) uno dei miei ristoranti preferiti in assoluto (uno dei due col voto più alto in questo blog).
Fortunatamente la tristezza è durata poco, perché Andrea Aprea ha aperto un ristorante (stellato) e un bistrot (più accessibile) a nome proprio in zona Porta Venezia, nei locali della Fondazione Luigi Rovati.
Passiamo subito al cibo, perché il ristorante è ovviamente bellissimo e curassimo (e ci mancherebbe visto il livello).
E anche sul cibo non credo ci sia molto da dire, se non che Aprea è uno degli chef italiani più geniali e innovativi. Nei suoi piatti signature c'è bontà, c'è qualità, c'è studio, c'è arte.
Ci si siede e si è viziati dall'inizio alla fine. Al momento siamo a una stella Michelin (a ogni nuovo ristorante si ricomincia nella scalata alle stelle), ma la seconda è scontata. E qui lo ridico come lo dissi per VUN, arriverà la terza (se non cambia nuovamente ristorante!).
Carta dei vini fantastica, ma non potrebbe essere altrimenti.
Animali ben accetti.

Piatto consigliato: tutto, perché scegliere?!

Dove: Corso Venezia 52, 20122 Milano
Prezzo: €160-200
Voto: 9+/10.

Rosselli 77

Il Rosselli 77 prende il nome dal proprio indirizzo, una villetta di mattoni appena fuori Cuorgnè.
Dall'esterno non è facile intuire che cosa si troverà una volta varcato il portone, ma qualche indizio in realtà c'è, anche se probabilmente lo si nota di più all'uscita.
Questo ristorante è infatti anche il negozio di un antiquario, ed è per questo che mobili e ninnoli di ogni sorta riempieno le stanze in cui si snoda la struttura, creando un'atmosfera calda, accogliente, in netto contrasto con gli esterni spogli e la campagna.
La cucina è gestita dal Sig. Ivano, ospite meraviglioso, gentile e chiaramente innamorato del proprio lavoro.
Il menù è decantato a voce, ed è chiaramente mutevole, a seconda delle disponibilità del mercato.
I piatti sono tipicamente piemontesi, con una preferenza per le declinazioni più povere e contadine.
Si fa grande uso di ingredienti meno nobili, come le frattaglie e le erbe di campo, preparate in modo magistrale.
Rapporto qualità-prezzo eccezionale.
Servizio molto amichevole e sorridente. Fa sentire a proprio agio.
Animali ben accetti.
Ma sia chiaro, questo è un posto speciale in tutti i sensi, infatti è aperto solo per pranzo, e mai nel weekend.

Piatto consigliato: la trippa in bianco, il galletto tonnato.

Dove: Via Fratelli Rosselli 77, 10082 Cuorgnè (TO)
Prezzo: € 20/25
Voto: 8.5/10

Nakamura

Da Nakamura si viene per il ramen, che il pluripremiato chef Shigetoshi Nakamura prepara fin da quando era giovanissimo.
È uno dei miei posti preferiti insieme a Minca, dal quale si distingue per il locale più curato (anche se egualmente minuscolo) e per una qualità superiore delle materie prime.
I brodi sono tutti fantastici, ma quello del ton toro pork è davvero delizioso, e la carne si scioglie in bocca.
Oltre al ramen si trova qualche antipasto e poco altro, ma tanto qui si viene per il ramen.

Piatto consigliato: Ton Toro Pork.

Dove: 172 Delancey St, 10002 New York
Prezzo: $20/30
Voto: 8+/10

Lillo Cucina Italiana

Mangiare da Lillo è un'esperienza, a partire dal proprietario, che qui fa davvero la differenza.
Omaccione grande dai movimenti lenti, romano verace, accoglie i propri ospiti all'italiana, con semplicità e cordialità, anche se ogni tanto parte un'imprecazione per qualche ordine telefonico astruso o poco chiaro.
Il locale è una minuscola trattoria senza fronzoli, non si può prenotare, si paga solo in contanti, non c'è il bagno, non ci sono alcolici (vino incluso), e neanche si può portare il proprio vino (cosa molto comune a New York). Capita l'antifona? Eppure ne vale la pena.
Qui si mangia un'onesta cucina casalinga, principalmente romana, con qualche concessione all'idea che gli americani hanno dell'Italia. Ma per un italiano non è difficile distinguere quello che merita da quello che un locale del genere deve comunque offrire per sopravvivere a Brooklyn. E poi è lo stesso Lillo a consigliare, aggiungendo qualche commento al vetriolo. Il menù cambia spesso, seguendo le stagioni.
Il rapporto qualità prezzo è ottimo (definirei i prezzi fin troppo bassi per New York, soprattutto viste le porzioni).
Merita fermarsi anche solo per un caffè vero, magari accompagnato dal meraviglioso tiramisù casalingo di Lillo (bella la storia associata sui chili di troppo).
Buoni anche i bomboloni.
Insomma: si ingrassa.

Piatto consigliato: cacio e pepe, tiramisù.

Dove: 331 Henry St, 11201 Brooklyn
Prezzo: $20/30
Voto: 7.5/10

Dough Doughnouts

I doughnut (bomboloni) che si trovano qui sono veramente buoni, sempre soffici e fragranti, e con glasse e ripieni ricchi e cremosi.
Vengono fatti in modo artigianale e sono enormi.
Definirli i "migliori di New York" (cit.) è velleitario, dato che in una città così grande c'è sempre qualcosa di sconosciuto possibilmente migliore, però meritano uno stop.

Gusto consigliato: Dulce de Leche, Mocha Almond Crunch.

Dove: 14 West 19th Street at 5th Ave, 10011 New York
Prezzo: $4/6
Voto: 8/10

La taverna di San Giuseppe

Qui si mangia toscano: ribollita, cinghiale, galletto al mattone, taglieri. E si mangia bene!
Le porzioni sono generose, la cucina verace e sanguigna.
Nel centro storico di Siena, il locale è molto bello, accogliente e caldo, e risale al XII secolo.
La cantina, poi, è ben più antica: addirittura una vera casa etrusca scavata nel tufo. Meravigliosa.
Il servizio è gioviale e scherzoso, veramente squisito.
Sanno come trattare la clientela, e davanti a una qualsiasi indecisione sul menù, sono capacissimi di portare un assaggino dalla cucina.
Carta dei vini interessante, così come i consigli che vengono dati dai proprietari.

Piatto consigliato: il galletto al mattone.

Dove: Via Giovanni Duprè 132, 53100 Siena
Prezzo: €30/60
Voto: 8/10

Archivolto Osteria Nostrale

L'Archivolto è una trattoria che rispetta il proprio territorio al confine tra Piemonte e Liguria. Entrambe le regioni sono infatti ben rappresentate nel menù che cambia col variare delle stagioni. Si trovano ottime preparazioni di carne, così come interessanti piatti di pesce.
La qualità della materia prima si nota fin dagli antipasti, dove salumi e formaggi (alcuni localissimi e buonissimi) dimostrano una cura particolare nella selezione dei fornitori.
Le paste fresche sono preparate con maestria, e ho trovato i tortelli di carne veramente ammirevoli.
Il servizio è cortese, forse a tratti un po' troppo formale per il tipo di locale con le tovaglie a quadretti rossi e bianchi.
La carta dei vini è ricchissima, specie per una trattoria, con occhio attento al territorio, ma anche per i vigneti più lontani.
Va detto che a questo locale, a pochi passi di distanza, si affianca una "Cantina con ristoro", della stessa proprietà, e questo può spiegare l'opulenza della scelta enologica.
I prezzi non sono proprio da trattoria, ma li ho trovati in linea con offerta e servizio.

Piatto consigliato: Tortelli al sugo di arrosto, "Monferrato".

Dove: Piazza Giuseppe Garibaldi 25, 15076 Ovada (AL)
Prezzo: €40/50
Voto: 8+/10

Badalucci - A Taste of Art

Il Badalucci è un ottimo ristorante di pesce nel centro di Lugano, vicinissimo al Parco Ciani. Un posto in cui tornare.
L'arredo è elegante e curato, i richiami al mare sono molteplici ma mai pacchiani.
In cucina lo Chef Badalucci sa valorizzare i diversi ingredienti con maestria, senza eccedere in tecnicismi.
La qualità delle materie prime è davvero eccellente e si apprezza subito.
Ho molto gradito l'uso non scontato di alcuni prodotti ticinesi, sapientemente accompagnati ai diversi pesci, così come le sottili concessioni alle origini partenopee dello chef.
L'estetica dei piatti è piacevole, e l'attenzione anche per le stoviglie si nota.
Si tratta di un ristorante che probabilmente entrerà presto nella lista degli stellati di Lugano.
La carta dei vini non è smisurata, ma contiene bottiglie interessanti, specie se si guarda al territorio.
Il servizio è giovane, preciso e cortese. Forse un po' troppo solerte: sarebbe preferibile lasciare un po' più intimità ai clienti. Ecco, questo l'unico neo secondo me.
Animali ben accetti.

Piatto consigliato: Millefoglie di spigola e foie gras, spaghetti al pescato del giorno.

Dove: Viale Cassarate 3, 6900 Lugano
Prezzo: CHF90/140
Voto: 8.5/10

Accademia

Update: ho recentemente rivisitato il ristorante, e confermo tutto.

Passeggiando per Casale Monferrato, sono stato attratto da un piccolo leggio davanti a un grande portone chiuso. Mi sono avvicinato e ho scoperto che si trattava del menù di un ristorante, l'Accademia. Essendo in cerca di un posto in cui mangiare (amo la scoperta casuale e mi fido poco di Google per il cibo), decido di suonare il campanello, come da istruzioni sul menù. Il portone si apre e mi ritrovo nel chiostro di Palazzo Gozzano Treville, sede storica della Filarmonica di Casale. Il palazzo è bellissimo, in puro stile piemontese: austero all'esterno, opulente all'interno. La manutenzione potrebbe essere migliore, ma ammetto che la decadenza aumenta il fascino del luogo.
Salendo una scalinata doppia arrivo al ristorante e siamo accolti in un'anticamera immensa, piena di affreschi e stucchi. Incantevole.
Il servizio si dimostra subito gioviale e preciso, e giovane. Il ristorante si snoda su più sale, tutte degne di nota. La nostra, quella di lettura, è a primo impatto semplice, ma svela presto dettagli di chiaro pregio nel mobilio. I grandi tavoli rotondi sono apparecchiati con sobrietà.
La cucina mescola tradizione e innovazione, come di moda al momento. Ma, e sono contento di usare questo ma, qui all'Accademia pare ci sappiano fare, non è fuffa.
I piatti hanno sapori decisi, fanno della semplicità la loro cifra, pochi gli intingoli e solo i necessari. Il Gran Plin univa una pasta ottima a un ripieno gustoso. La pezzatura era forse un po' grande per i tradizionalisti, ma non essendo della zona non ho preferenze forti. L'abilità nel trattare le carni è chiara.
Il vitello tonnato che ho provato è quello all'antica, con netta separazione nelle componenti, e tonnata molto densa e sapida. Preferisco la versione più moderna, ma è solo questione di gusti personali, perché il piatto era in ogni caso interessante.
I dolci, almeno quelli provati, piacevoli, ma forse il punto debole. Comunque tornerò, quindi avrò modo di aggiornare.
In generale l'impiattamento è curato ma non pretenzioso.
La carta dei vini guarda molto (e ci mancherebbe!) al territorio. Il cameriere è stato bravo nel consigliarci un barbera superiore, con tanto di storiella annessa.
Un posto in cui tornare: qualità e prezzi onesti.

Piatto consigliato: Gran plin con burro salato, guancia di vitello, selezione di formaggi.
Nota: il menù degustazione sembra un'opzione molto interessante, anche visto il prezzo.


Dove: Via Goffredo Mameli 29, 15033 Casale Monferrato (AL)
Prezzo: €30/40
Voto: 8/10

Cremeria Cavour

La Cremeria Cavour è un'ottima gelateria. Punto.
Ogni volta che passo da Bologna è tappa necessaria e immancabile. In estate e in inverno. Sinceramente non capisco chi non mangia il gelato in inverno. Bah.
Il gelato è molto cremoso e, cosa fondamentale, ogni gusto è ben definito e lascia sempre il giusto retrosapore. Questo è un segno preciso della qualità della materia prima, e di un uso limitato e intelligente delle polveri.
Interessanti anche i sorbetti, nonostante per me non ci sia alcuna competizione col gelato.
Alcuni gusti "inventati" qui, come La Dotta, sono stati copiati da altre gelaterie blasonate a Milano e a Torino. Spionaggio industriale?!

Gusto consigliato: La Dotta, il Gigante, e (ovviamente) il Pistacchio.

Dove: Piazza Cavour 1/D-E, 40124 Bologna
Prezzo: €3/8
Voto: 8.5+/10

Vasco

Vasco è una piccola pizzeria da asporto, attiva da quasi cent'anni nel centro di Massa, sulla vecchia Piazza delle Corriere, il nome con cui i massesi indicano Largo Matteotti. Proprio davanti al "Carciofo," statua di marmo dalla forma particolare…
Le pizze di Vasco sono buone, così come le focacce farcite, ma quello che rende il posto speciale è la calda calda, una delle due migliori di tutta la città (purtroppo il terzo sfidante ha chiuso).
La calda calda è quello che altri chiamano cecina, farinata o torta, ossia quella meravigliosa preparazione unta a base di farina di ceci. Ma a Massa è la calda calda, e se la chiami in altro modo sei un foresto. Per di più la versione massese tende ad essere più croccante e unta, per me la migliore (ma ammetto che potrebbe essere campanilismo).
La calda è buona da sola, o nell'immancabile focaccia (prende allora il nome di cinque-e-cinque, perché un tempo erano 500 lire di calda e 500 di focaccia). Vi prego, aggiungete il pepe, è fondamentale.
La potrete gustare passeggiando, o sotto il piccolo gazebo davanti al locale.
Piccolo consiglio, se volete passare per massesi, dite "per me un pezzo (fate sentire bene le zz) di fugaccia con la calda."

Piatto consigliato: la focaccia con la calda (cinque-e-cinque).

Dove: Largo Giacomo Matteotti 8, 54100 Massa
Prezzo: €2/6
Voto: 8/10

Parkheuvel

Parliamo di due stelle Michelin, di un ristorante immerso in un bel parco nell'eclettica Rotterdam, con vista su uno dei tanti rami del meraviglioso porto sul Rotte.
Lo Chef, Erik van Loo, è un vero artista, che crea piatti dal gusto fantastico e dall'estetica impeccabile. La scelta degli ingredienti è meticolosa e, cosa che apprezzo moltissimo, i piatti hanno tutti sapori ben definiti, di marcata naturalità, senza inutili sofisticazioni. La qualità della materia prima è il segreto di ogni piatto "signature."
L'arte di accogliere che hanno in questo ristorante è rara: fin dal primo istante si è coccolati e viziati. I dolcetti offerti col caffè finale sono semplicemente deliziosi.
La selezione dei vini, e ancor più degli champagne, è di altissimo livello.


Piatto consigliato: uno qualsiasi dei piatti "signature," io adoro Crab o Wagyu Tartare 2011.

Dove: Heuvellaan 21, 3016GL Rotterdam, Netherlands
Prezzo: €130/160 (business lunch a €67.50)
Voto: 9/10

Haberbüni

Haberbüni si trova in un vecchio granaio, nel quartiere di Liebefeld a Berna. È circondato da un bellissimo giardino, nel quale è un piacere mangiare d'estate. Quando il tempo è meno clemente, si cena all'interno, in una struttura dove il legno regna sovrano, dando un senso di calore confortevole.
A cena sono disponibili due menù, da 4 e 6 portate, che vengono aggiornati ogni settimana. Non è possibile ordinare alla carta. Per cene di gruppo è possibile concordare un menù personalizzato.
I piatti sono sempre ben eseguiti, con materie prime di qualità. Qualche ingenuità (tipo la carbonara di verdure) mi spinge a non dare un 8 pieno.
Animali ammessi.

Piatto consigliato: Coq au Vin.

Dove: Könizstrasse 175, 3097 Bern
Prezzo: CHF80/100
Voto: 7.5+/10

Enoteca San Guido

Il posto è notevole, nella vecchia San Guido, all'inizio di quel Viale dei Cipressi che dall'Aurelia porta alla bella Bolgheri.
Il locale ha un bellissimo dehors, che in estate è una meraviglia.
Partiamo dai vini: siamo nella terra dei super Tuscan. C'è da aggiungere altro?
La cantina è fornitissima e, cosa lodevolissima, l'offerta si adatta a tutte le tasche.
La cucina gira attorno a materie prime di eccellenza, preparate con maestria e fantasia, ma tenendo ben saldo il collegamento con la tradizione toscana. Insomma, sono bravi.
Per i carnivori è possibile gustare tagli eccellenti, locali e d'importazione. E la cacciagione, come da tradizione toscana.
Di nota anche i dolci.
Il servizio è piacevolmente toscano, quindi solare e scanzonato.
Gli animali possono entrare.

Piatto consigliato: qualsiasi piatto che includa il cinghiale.

Dove: Località San Guido 50, Bolgheri, 57022 Castagneto Carducci (LI)
Prezzo: €40/50
Voto: 8+/10

Da Caino

Lo dico subito: Da Caino è uno dei miei ristoranti preferiti. Quindi sono di parte.
Lo chef è Valeria Piccini, due stelle Michelin, una vera artista in cucina, creatrice di piatti fantastici e, credeteci o meno, autodidatta
Mangiare Da Caino è un'esperienza: il meglio della tradizione toscana in piatti che combinano maestria e amore per la qualità superiore degli ingredienti.
La carta dei vini è sterminata e include anche produzioni proprie.
Il servizio è impeccabile ma cordiale, come da tradizione toscana.
È possible soggiornare nella locanda del ristorante.
Il paesino di Montemerano, in Maremma, è uno dei borghi più belli d'Italia.

Piatto consigliato: Cinghiale al profumo di finocchietto selvatico e verdure sulla griglia (se non ti lecchi le dita godi solo a metà).

Dove: Via della Chiesa 4, 58018 Montemerano (GR)
Prezzo: €120/180
Voto: 9+/10

Sansan Sichuan Cuisine

Sansan è probabilmente il miglior ristorante cinese di Rotterdam, specializzato nella piccantissima cucina del Sichuan.
Per fortuna i cuochi non hanno minimamente adattato i loro piatti al gusto europeo, e questo permette di gustare pietanze di qualità comparabile a quello che si potrebbe provare a Chengdu.
Il menù è ricco e il locale è ben arredato. Il servizio è spartano ma puntuale.
La selezione di vini è limitata e non ci sono dolci in lista.

Piatto consigliato: Sizzling beef (molto piccante).

Dove: Hang 33, 3011GG Rotterdam
Prezzo: €30/40
Voto: 8/10

Pig Beach

Pig Beach non è un ristorante, ma una smokehouse e barbecue joint a Brooklyn.
Unto e opulente, è il paradiso di chi ama la carne alla brace all'americana.
Le porzioni sono generosissime e le affumicature ottime.
Si mangia su banconi di legno, spesso c'è una fila interminabile.
Ma merita, merita decisamente.

Piatto consigliato: qualsiasi cosa sia "pulled."

Dove: 480 Union Steet, Brooklyn, NY 11231
Prezzo: $5/30
Voto: 8/10

Tokuyoshi

Locale non troppo grande ma ben curato, in una bella zona di Milano (almeno a mio gusto). Servizio preciso e professionale, mais ça va sans dire.
Lo chef è Yoji Tokuyoshi, di origine giapponese, ma di altissima formazione italiana (è stato il secondo di Massimo Bottura). Le sue creazioni sono opere d'arte dall'estetica perfetta: tutto è curato nel minimo dettaglio, a partire dalle ceramiche bellissime. Un vero piacere per gli occhi.
Ma parliamo di quello che conta davvero: il cibo. I sapori sono netti, gli abbinamenti a volte audaci (ma sempre azzeccati), gli intingoli ridotti all'osso. Ogni portata è opulente nel suo essere minimale. Carne e pesce si offrono in egual misura. Davvero un ristorante che merita di essere visitato e goduto.
Carta dei vini più che buona, degna compagna dell'ottimo cibo.

Piatto consigliato: fidatevi del menù Omakase, lasciate fare allo chef (e godetevela).

Dove: Via San Calocero 3, 20123 Milano
Prezzo: €90/150
Voto: 8.5+/10

Gelateria Rosellini

La Rosellini, a Marina di Carrara, è una gelateria storica della costa apuana. Probabilmente la migliore della Versilia. Di certo la migliore tra Massa, Carrara e Montignoso.
Il gelato è fatto molto bene: cremoso, perfettamente mantecato, con ingredienti di primissima qualità.
No, non è la solita gelateria omologata che usa le polveri che danno a ogni gusto lo stesso sapore!
La scelta di gusti è ampia, ma sono i classici a non deludere mai, dal pistacchio al cioccolato.
Tra quelli più particolari, non sempre disponibili però, Sacher, Gorgonzola e Fichi e Zuppa Inglese.

Gusto consigliato: Sacher.

Dove: Piazza Gino Menconi 4, 54033 Carrara (MS)
Prezzo: €2.5/6
Voto: 8.5+/10
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